La Storia

La nostra storia. La scuola sede dell'istituto comprensivo Darfo2, è la scuola media intitolata a Giuseppe Tovini, nato a Cividate Camuno, in Valle Camonica, il 14 marzo 1841. Beato Giuseppe Antonio Tovini, maestro, aprì molte scuole cristiane e fece costruire opere pubbliche, dando sempre, in ogni sua attività, testimonianza di preghiera e di virtù. Il campo pedagogico e scolastico è quello nel quale Tovini spende le sue migliori energie, tanto che nel 1888 il Comitato Permanente dell’Opera dei Congressi apre a Brescia la Terza Sezione, appunto dedicata all’istruzione e all’educazione, e ne affida la direzione a Tovini. Nello stesso anno, il Governo fa chiudere il Collegio dedicato al nobile bresciano venerabile Alessandro Luzzago (1551-1602), che Tovini aveva fondato nel 1882; ed egli intraprende la battaglia per la sua riapertura, finalmente ottenuta nel 1894 sotto il nome del poeta neoclassico bresciano Cesare Arici (1782-1836). Frattanto, nel 1888, aveva fondato l’Opera per la Conservazione della Fede nelle Scuole in Italia e nel 1891 la dotava di un periodico, Fede e Scuola. Nel 1893 fonda una Lega d’Insegnanti Cattolici e il 5 aprile dello stesso anno Scuola Italiana Moderna, primo periodico a livello nazionale di carattere pedagogico e didattico, tuttora pubblicato. Ma l’azione di Tovini non si manifesta soltanto nella vita politico-amministrativa e nella scuola. Fra le iniziative più importanti e ricche di conseguenze nella storia italiana vi sono, nel settore economico-finanziario, la fondazione della Banca di Valle Camonica, nel 1872, della Banca San Paolo di Brescia, nel 1888, e del Banco Ambrosiano, nel 1896; in quest’ultima iniziativa, quasi al termine della sua esistenza terrena, Tovini impegnerà tutte le sue forze — secondo quanto riportato da un suo biografo, il padre oratoriano Antonio Cistellini — per difendere la scelta che la banca avesse anzitutto finalità apostoliche a sostegno delle opere del movimento cattolico e della scuola in particolare, contro chi la voleva banca d’affari caratterizzata anzitutto dal momento economico. Preoccupato della possibilità che la Chiesa perda il contatto con le masse operaie in crescita con lo sviluppo dell’industrializzazione, Tovini promuove la fondazione di Società Operaie Cattoliche a Lovere e a Brescia, esportandole successivamente anche nella valli circostanti, e di tali società sarà presidente per qualche tempo, mentre nel 1885 propone la fondazione dell’Unione Diocesana delle Società Agricole e delle Casse Rurali.